martedì 30 aprile 2013

Si fa presto a chiacchierare quando uno i figli non ce l'ha

C'è una domanda che mi fa imbestialire ultimamente ed è la seguente: "il lavoro niente?". 
No, il lavoro niente, ma non è che non stia facendo nulla! Anzi, mando i cv a tutti, indipendentemente da quello per cui ho studiato (mi manca solo l'impresa che gestisce i servizi di nettezza urbana!). Spiego che ho fatto anche dei colloqui per fare la commessa e la gente storce la bocca. 
"La commessa?", mi domandano con aria un po' sbalordita.
"Sì, la commessa", rispondo con la convinzione che ogni lavoro è dignitoso anche se ho studiato per altro.
"Bé ma è impegnativo, con due bambini"...
"Se questo c'è, questo si fa; di questi tempi non è che ci si può mettere a fare troppe tazzine".
Ma insomma: devo lavorare o non devo lavorare? 
Cioè come la mettiamo sbaglio: agli occhi degli altri devo fare la mamma presentissima ma anche lavorare sodo senza alzare la capoccia. Capite da soli che questi due aspetti non possono formare un binomio fattibile.
Ciò che mi urta è che i bei pensieri, le parole, i consigli, gli appunti ce l'hanno sempre coloro i quali i bambini non sanno neanche cosa siano, che al massimo l'hanno visti ad un raggio di distanza di settecento metri. 
Il discorso lavorativo mi tocca nel profondo perché ho sempre lavorato, da quando avevo diciannove anni, e trovarmi ora senza nulla fra le mani non mi fa stare bene, sento come se mi mancasse un pezzo. Vorrei ricordare che non lavorare nel senso pieno del termine, ma  gestire due figli, di cui una deve fare fisioterapia una volta a settimana, una casa e tutto quello che comporta equivale a lavorare. Le mie giornate iniziano alle 7.00 e finiscono se va bene alle 23.00, se va male molto più tardi. Con questo non mi voglio giustificare, ma pensateci prima di parlare perché se non lavoro non è che sto a casa a grattarmi sul divano!
Purtroppo viviamo in una società in cui chi ha i figli viene visto come qualcosa da evitare perché: chissà cosa porterà con sé? Quale oscuro contagio?
Avere i figli non è un pestilenza, dovremmo uscire un po' dalla logica razionale imposta dal mondo di oggi in cui prima ci si sistema con il lavoro, poi ci si sposa e poi forse si fanno i figli. Certo c'è chi può scegliere questa strada (liberissimi di farlo), ma se uno ne percorre un'altra non va condannato con frasi tipo: "potevi pensarci prima di fare figli" oppure "potevi sistemarti con il lavoro e poi fare un figlio".
Liberiamoci dalla schiavitù dei percorsi e delle strade perfette, della via del "come è giusto fare" e impariamo a vivere meno di razionalità e più di pancia. 
Ho imparato a mie spese che maternità e figli potano tanti calci nel sedere e poca comprensione, soprattutto dalle altre donne, quelle che di solidarietà te ne dovrebbero donare senza riserve che invece sono le prime a puntare il dito. 
Ci vuole coraggio ad essere mamme oggi e chi non lo è impari a dispensare consigli se richiesti e con un po' di tatto, ve ne saremo tutte più grate!

Questo post nasce dopo averne letto uno sul blog di The yummy mom, vi lascio il link: http://www.theyummymom.com/2013/04/mamme-lavoro-e-libera-professione.html

lunedì 29 aprile 2013

Peppa Pig e il Girl Power

A casa mia c'è stato un bel salto di qualità! Finalmente Alessandro ha deciso di abbandonare i monosillabici Teletubbies per passare a Peppa Pig che almeno formula frasi di senso compiuto (soggetto, predicato verbale e complemento). A parte l'iniziale sgomento per i rumori molesti prodotti dai quattro maialini e il fatto che salta subito all'occhio che a tutti gli amici di Peppa hanno tradotto il cognome in italiano mentre lei rimane Pig (chissà perché?!), lo trovo un cartone all'insegna dello slogan "GIRL POWER". 
Mentre Mamma Pig lavora da casa al computer Papà Pig prepara il pranzo per la famiglia, Mamma Pig si allena davanti ad un programma tv mentre Papà Pig si strata comodo sulla poltrona e solo dopo essere stato toccato nell'orgoglio dalla figlia decide di fare ginnastica! Mamma Pig guida la macchina e Papà Pig passa pure l'aspirapolvere. 
Cavolo che amarezza:
-ci voleva Peppa Pig per spiattellarci in faccia che una donna che telelavora LAVORA lo stesso, come una qualsiasi impiegata d'ufficio, senza rubare nulla a nessuno e ha, in più, la possibilità di coinciliare meglio lavoro e famiglia, di gestire con più serenità e tranquillità i propri figli.
-Ci voleva Peppa Pig per farci capire che gli uomini possono collaborare in casa: infatti anche loro sono stati dotati di tutti gli strumenti fisici che gli permettono di poter passare l'aspirapolvere o di preparare un piatto di pasta!
-Ci voleva Peppa Pig per ricordarci che bisogna sempre avere cura di noi stessi nel rispetto di chi si ha vicino!
Certo il cartone propone degli stereotipi come mamma=diligente/papà=combina pasticci. Non sempre questo binomio corrisponde alla realtà: ci sono mamme combina pasticci/molto distratte e papà molto diligenti! Quello, però, su cui mi piace porre l'attenzione è quanto un cartone che ha una durata di circa cinque minuti possa avere contenuti così attuali. 
Il cartone contiene tanti altri spunti che meriterebbero un'analisi a parte come il dinosauro di George (tematica dell'oggetto transizionale) oppure il ruolo dei nonni nella società contemporanea. A questo ci dedicherò un post a parte..figli permettendo!
Peppa Pig é prodotta in Inghilterra ma secondo me si sono ispirati a Perugia: i personaggi vanno su e giù per i cucuzzoli e, ovviamente, quando devi raggiungere un posto stai sicuro che si troverà sul toppo della collina!


venerdì 26 aprile 2013

Come ce la vogliono raccontare...come è realmente!

Domenica scorsa guardavo una puntata di una nota fiction nella quale  la colf di famiglia, appena dopo aver partorito, smaniava di tornara al lavoro..anzi aveva pure preparato il pranzo per tutta la famiglia qualche giorno dopo il parto.. Quale  proiezione più SURREALE della realtà (passatemi il gioco di parole) potevano proporci? Voglio vedere, infatti, chi dopo pochi giorni dal parto ha:
-voglia di tornare al lavoro;
-tempo  e voglia di cucinare per un esercito di persone;
-tempo e voglia di mettersi in tiro, uscire e portare il pranzo al suddetto esercito.
Qui qualcosa non va: o ci hanno preso per sceme oppure vogliono addolcirci la pillola perché sanno quanta durezza, a volte, porta con sé l'essere mamme.. Personalmete i primi giorni dopo il parto le uniche cose che bramavo erano il letto, il divano, una poltrona dove sedermi, un po' di silenzio e di privacy! Sembrava che a casa mia fosse esplosa una bomba e soprattutto mi stava benissimo addosso il motto "voglia de lavorà saltame addosso!". Fatemi conoscere chi, dopo pochi giorni dal parto, con i punti, i crampi uterini, il seno che scoppia, il ciclo sonno-veglia che sembra aver deciso di diventare un senso unico "ONE WAY VEGLIA!", le tutine da lavare ogni nano secondo, il deodorante alla fragranza di cacio ricotta alpina ha voglia di tornare a lavorare, a fare la colf soprattutto, un lavoro super mega fisico..Ma per favore! Un po' di sana onestà non guasterebbe, soprattutto perché, chi ci è passato lo sa che non è tutto rosa e fiori come ci propinano tv e spot pubblicitari.
A proposito di spot, uno in particolare mi fa morire dal ridere per quanto é l'antitesi di ciò che avviene a casa mia. Si tratta di una pubblicità in cui al rallentatore e con una calma paradisiaca la mamma mette l'olio ad una angelico bambino, trovando anche il tempo di coccolarsi con sorrisi a trecentocinquanta denti..si come no!! A casa mia già è tanto se:
-non si allaga tutto il bagno quando la più piccola fa il bagnetto;
-la polizia non ci ha sfondato il portone a causa delle urla di mio figlio più grande che non ama farsi lo shampoo.
Se poi facciamo il bagnetto alla piccola e il grande é nei paraggi state pur certi che, oltre ad avere il bagno allagato, lo troveremo anche insaponato perché Alessandro, ultimamente, ama divertirsi svuotando i saponi liquidi per terra.. Quale calma e relax, tempo per creme, oli e coccole: a casa mia il momento del bagnetto è paragonabile alla centrifuga della lavatrice!
Quindi care mamme non facciamoci fregare! Nella maternità rientrano gioie ma anche dolori, perché i bambini ci fagocitano: arrivi alle 22.00 e scopri di avere la miliardesima lavatrice da stendere, vorresti fare la doccia ma ogni volta che entri nel box qualcuno piange/ha fame/ha fatto la cacca, dimentichi le serate con le amiche, organizzare una cena con il marito equivale ad un incastro di tetris, andare dal parrucchiere o dall'estetista diventa un miraggio del paleolitico... Certo la ricompensa è grande: vedere i loro progressi, le loro conquiste, i baci e gli abbracci donati, le sorprese che ti riservano, i loro sorrisi e i loro occhi che sprigionano amore riscatta da tutti i momenti in cui ti domandi: "ma chi me l'ha fatto fare?!".


venerdì 19 aprile 2013

La Nuvola Celestina & La Stellina Curiosina

Carissimi mamme&papà ed insegnanti,
oggi voglio presentarvi due fiabe: La Nuvola Celestina & La Stellina Curiosina, di Giovanna Calvano, ET ET Edizioni. Due fiabe dai toni delicati, scritte con un linguaggio semplice, diretto ed efficace, accompagnate da una grafica geometrica e colorata, in grado di offrire ai bambini contenuti didattici e ludici. Scritte in lingua italiana e in lingua inglese, sono accompagnate da un supporto multimediale: un DVD che contiene quattro filmati animati dei due racconti del manoscritto letti sia in italiano, che in inglese, mentre scorre il testo.
Questi racconti hanno come scopo quello di portare alla conoscenza dei bambini più piccoli, in modo simpatico e piacevole, i fenomeni della natura.
La Nuvola Celestina, narrando il viaggio della protagonista, spiega con semplicità e in modo divertente il ciclo dell’acqua.
La Stellina Curiosina racconta la caduta di una meteora sulla Terra, spiegando i fenomeni geologici a cui essa da origine, sempre con delicatezza e dolcezza. Viene introdotto, inoltre, il concetto geografico dei punti cardinali, spiegando l’importanza della Stella Polare nella navigazione.
La scelta della multimedialità  rende possibile l'utilizzo del materiale sia nella scuola che in famiglia. Prendersi, infatti, del tempo con i propri figli  dedicandolo alla lettura non potrà far altro che favorire il rapporto genitore-figlio!
Utilizzare supporti multimediali stimola l’approccio alla lettura e alla scrittura, l’apprendimento dei fenomeni scientifici in questione e  anche un primo incontro con la lingua inglese. 
La Nuvola Celestina & La Stellina Curiosina, può inoltre prestarsi a vari progetti didattici nelle scuole dell’infanzia e della scuola primaria, come ad esempio progetti di scienze, di geografia, di tecnologia, di matematica e geometria (i disegni de La Nuvola Celestina sono realizzati con forme geometriche che i bambini devono riconoscere e riprodurre al computer o sul quaderno) e di inglese. 
Vi lascio il link alla pagina Facebook de La Nuvola Celestina & La Stellina Curiosina, oltre che il link al sito della Casa Editrice.
Al momento per poter acquistare il libro bisogna contattare Giuseppe Suriano al numero: 328 08 39 584 oppure via mail a info.giuseppesuriano@gmail.com

martedì 9 aprile 2013

fatto@scampia

Nei giorni precedenti alla Pasqua Gabriele, alias mio marito, con i ragazzi del gruppo scout ha svolto tre giorni di servizio/volontariato presso Scampia, uno dei quartieri più popolosi di Napoli. Sappiamo tutti che Scampia é nota per Le Vele, emblema di uno dei quartieri più degradati e problematici della città. Le Vele costituirono e costituiscono un'isola di criminalità ben protetta, isolata, nel quale le Forze dell'ordine poco possono se non rischiare di avventurarsi tra quelle palazzine insicure e, pur ottenendo dei risultati lusinghieri, non possono costituire, senza l'affiancamento di una politica sociale ed economica, la risoluzione delle tante problematiche presenti. A fronte di queste notevoli difficoltà l'azione degli enti locali, diretta essenzialmente alla lotta alla criminalità e riqualificazione urbana (con l'abbattimento di alcune Vele), è in difficoltà nel risolvere gli annosi problemi del comprensorio. Sono nate nel quartiere delle aggregazioni sotto forma di comitato: per la casa, per l'abbattimento delle Vele, per i LSU e per i Bros. Oltre a queste, vi sono gli attori del volontariato e del terzo settore che, avvalendosi della legislazione sociale a loro favorevole, hanno attivato diversi servizi per la prevenzione ed il contrasto all'emarginazione. Ed è proprio in quest'ottica che nasce il centro di formazione culturale e professionale Hurtado. Il Centro Alberto Hurtado è, oggi, un importante polo di aggregazione del territorio che propone incontri culturali, cineforum, mostre di autori locali, caffè letterari e raccoglie al suo interno tre realtà che portano avanti il progetto di formazione alla cultura e al lavoro nel cuore di Scampia: l’I.P.A.M. - Istituto Pontano delle Arti e dei Mestieri, ente di formazione professionale, l’A.A.Qua.S – Associazione Animazione Quartiere Scampia, che opera a sostegno della formazione e della crescita culturale delle fasce più povere ed emarginate della popolazione del quartiere Scampia e delle altre zone popolari della città di Napoli e, naturalmente, la Cooperativa Sociale “La Roccia”, all’interno della quale si è sviluppato il marchio “fatto@scampia“, che contraddistingue i prodotti dei laboratori di sartoria e di cartotecnica, nonché la Bottega Artigiana per il Libro.
In particolar modo, La Cooperativa Sociale “La Roccia” ha per scopo il perseguimento dell’interesse generale della comunità locale mirato alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso lo svolgimento di attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. La cooperativa è retta da principi di mutualità e solidarietà; non ha fini di lucro e persegue lo scopo mutualistico nell’interesse e per il vantaggio di tutti i soci ed al suo interno esistono due realtà produttive, i laboratori di sartoria e di cartotecnica. Il marchio fatto@scampia veicola l’idea di un prodotto completamente made in Scampia, progettato e realizzato secondo lavorazione artigianale, e  legato inestricabilmente al territorio in cui nasce ed opera la realtà cooperativa, il cui scopo è certamente quello di contribuire allo sviluppo e al radicamento della cultura del lavoro e della legalità sul territorio.
Dal 2013, con il negozio online fatto@scampia, la Cooperativa Sociale “La Roccia” affronta una nuova sfida: l’e-commerce, la nuova frontiera del mercato!
Li trovate anche su Facebook!
Vi lascio qui sotto foto del vestitino che Gabriele ha comprato per Margherita fatto dal laboratorio di sartoria della Cooperativa Sociale "La Roccia" con marchio fatto@scampia. Nel loro e-commerce potete trovare: borse, abbigliamento per bambini, tovaglie, biancheria per la casa, accessori cucina, diari agende, rubriche, taccuini e molto altro ancora!
Invitandovi a dare un'occhiata al loro sito vi lascio con una frase di De André che riassume bene questa realtà del centro Hurtado: "dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior".
Dettagli vestitino floreale marchio fatto@scampia


mercoledì 3 aprile 2013

Vi presento L'ECOLAIO!


Qualche settimana fa sono andata a conoscere Chiara e Giacomo de L’Ecolaio. Questo incontro é nato dalla mia curiosità di conoscere il loro negozio e le attività che propongono al suo interno. Infatti, oltre a trovare prodotti come cartucce, cancelleria e curiosità “eco”, Chiara e Giacomo, seguendo le loro attitudini personali, danno ampio spazio ai bambini. Ad oggi, presso il loro punto vendita, sono attivi dei laboratori dedicati ai bambini nei quali si punta a proporre giochi ed attività nel modo più naturale possibile sia per quanto riguarda l’esecuzione che nell’utilizzo dei materiali proposti.
Attualmente sono attivi i seguenti laboratori:
-Immaginazione creativa: ha l’obiettivo di unire l’Essere e il Fare. Il percorso si propone di far sperimentare ai bambini il contatto con i materiali più disparati. Si rivolge alle fasce dei età 2-3 e 4-5 anni.
-Psicomotricità: ha l’obiettivo di mettere in movimento il proprio corpo per imparare a scoprire le potenzialità di ognuno di noi. E’ un laboratorio di tipo ludico espressivo e si rivolge alla fascia di età 1-3 anni.
-Musica: ha l’obiettivo di sviluppare le capacità di osservazione, collaborazione e accettazione reciproca, di stimolare la curiosità e il desiderio di comprendere il linguaggio musicale attraverso la riproduzione di suoni vocali e l’utilizzo di strumenti musicali, con una partecipazione diretta del bambino. Si rivolge ai bimbi da 1 a 5 anni.
-Ecologicamente: ha l’obiettivo di promuovere il ravvicinamento dei bambini alla natura come fonte di salute ed armonia. Attraverso il gioco logico-costruttivo della Matematica, l’Arte e Scienze Naturali, i bambini potranno imparare a riconoscere con semplicità e divertimento cosa la Natura comunica e ci può offrire. Il laboratorio è rivolto ai bambini delle scuole elementari. 
L’Ecolaio organizza, inoltre, per le mamme e i bambini della fascia 0-12 mesi, Yoga Piccolissimo, che ha come intento quello di rilassare il corpo dei piccoli attraverso i movimenti, la voce e le mani dell’adulto. 
In futuro partirà anche un percorso di massaggio per neonati e un progetto legato all’eco-turismo che avrà lo scopo di riscoprire il territorio umbro e le sue peculiarità.
Tutti i laboratori sono guidati da Educatrici professioniste e le attività si basano principalmente su un metodo esperenziale. 
L’Ecolaio nasce a Milano circa tre anni fa; a settembre 2012 apre il secondo punto vendita presso la città di Perugia. Rispetto allo store di Milano che è concentrato più su articoli di eco cartoleria ed eco ufficio, quello di Perugia non è solo un negozio ecologico, ma anche un posto dove trascorrere un po’ di tempo in modo gradevole e costruttivo insieme ai bambini. L’idea di aprire questo punto vendita in Perugia nasce da Giacomo e sua mamma, i quali dopo aver preso contatti con L’Ecolaio di Milano hanno iniziato quest’avventura. Chiara, amica “storica” di Giacomo, condividendo con lui la passione per la natura si è inserita anche lei in questo progetto dando vita ai laboratori sopracitati che gestisce personalmente, curando in particolar modo quello di psicomotricità.
L’Ecolaio è un principio di franchising: è quindi possibile aprire un punto vendita in tutta Italia con il vantaggio di non avere troppi vincoli a cui sottostare, avendo come unico punto fermo quello di rispettare la filosofia Green che ne è alla base. Ogni Ecolaio può così avere una propria connotazione particolare e specifica.
All’interno de L’Ecolaio di Perugia potete trovare: agende, quaderni, matite, colori, penne biodegradabili, libri, calendari, oggetti artistici e di design, giocattoli, zaini, borse, lampade oltre ad un fantastico “angolo del bebè” con oggetti bio ed eco dedicati alla primissima infanzia.
Dettaglio dell'angolo del bebè presso L'Ecolaio di Perugia
Qui sotto vi lascio i contatti sia de L’Ecolaio di Perugia che di Milano.
Dimenticavo: i laboratori prevedono un incontro a settimana della durata flessibile di un’ora circa ed hanno un iscrizione mensile. E’ comunque possibile fare una prova accordandosi con i proprietari.
Consiglio a tutti di andare a curiosare fra gli scaffali de L’Ecolaio e di portare i vostri bambini a provare i laboratori  che propongono. Ricordate, come dice il loro slogan, che “con l’eco non c’è spreco”!

L'Ecolaio Milano: Via Stelvio 45, 20159; Tel +39 0289077676
L'Ecolaio Perugia: Via Gramsci 10; Tel +39 0755172151
E-mail: info@lecolaio.it; verdemondo@lecolaio.it

martedì 2 aprile 2013

Un piccolo gesto per i bambini di Atma (Siria)

Carissimi amici del Perugino,
vorrei segnalarvi una raccolta  latte importante per i bambini della Siria. La mia amica Luisa, in contatto con dei suoi amici volontari, si sta occupando di reperire latte in polvere nella zona del Perugino da spedire con un convoglio, destinato ai rifugiati siriani, che partirà a metà aprile. Chi si occupa del trasporto sono volontari dell'associazione Time4Life che viaggiano fino al confine turco per portare generi di prima necessità fino ai campi; per il trasporto del latte, invece, c'è un volontario che in camper, a rischio della sua pelle, fa avanti e dietro dal confine turco ogni due settimane. Come sappiamo in Siria è in corso  guerra civile che fino ad oggi, si stima, abbia ucciso circa 30.000-37.000 persone, di cui circa metà sono civili. Secondo l'ONU, circa 1,5 milioni di siriani sono sfollati all'interno del paese. Per fuggire alle violenze, decine di migliaia di siriani si sono rifugiati nei vicini Paesi, tra cui la Turchia, la Giordania, il Libano e il Kurdistan iracheno. Il latte raccolto in questa iniziativa è destinato al campo di Atma dove su 20.000 rifugiati ci sono piu di 6.000 bambini, di cui piu di 2.000 sono lattanti. Luisa è in contatto diretto con un convoglio che porterà aiuti in Siria a metà aprile. Per chiunque fosse interessato può contattarla su Facebook oppure lasciare un commento nel box qui sotto, sarà mia premura mettervi in contatto diretto con lei. La scadenza per la raccolta è il 10 Aprile.
Per restare aggiornati sulla situazione in Siria vi consiglio il blog di Nino Fezza, la sua pagina Facebook e il gruppo dell'associazione di volontariato Time4Life .
Fino ad ora Luisa ha raccolto 6 kg di Latte. Cosa aspettate? L'obiettivo è di riuscire a raccoglierne almeno 20 kg! E' un piccolo gesto che per alcuni vorrà dire molto! Coraggio!
Condividete e partecipate!

I primi 6 kg di latte raccolti