lunedì 23 settembre 2013

una giornata no

Oggi è una giornata NO: di quelle in cui ti svegli la mattina e scopri che è tornato a farti visita il ciclo, in cui ti guardi allo specchio e pensi che un fantasma sia meno bianco di te, in cui non hai voglia di truccarti, vorresti solo ritornare a letto sotto le coperte e rimanerci seppellita per tutta la giornata.
Ma non puoi perché mentre tu, elabori tutti questi pensieri, la tribù ti richiama alla realtà: ti trovi sballottata fra un "non ci voglio andare all'asilo", un pianto di una bambina che vuole la tetta e tuo marito che chiede "dov'è il ciuccio della marghi"?
Breve ricongiungimento con la realtà, vedi di provvedere alle richieste e soprattutto di sgommare al lavoro perché, come al solito e dico come al solito, sei in ritardo e devi anche accompagnare Alessandro all'asilo. Ottimo, è solo lunedì!
Che è un lunedì NO lo capisci già dal tragitto che stai percorrendo per andare a lavoro: in quei 18 km la radio passa pezzi che vanno dagli ZERO ASSOLUTO ai LUNAPOP, niente di energizzante solo "dammi una vespa che ti porto in vacanza" oppure "e svegliarsi la mattina e turuturutttu"...hai capito: sarà una giornata NO.
Arrivi al lavoro armata dei migliori propositi, con il tuo quadernino dove hai scritto il vademecum per la giornata, fai tutto non tralasci niente ma ad un certo punto, insieme al tuo capo, scopri di aver fatto un errore quelli con la E maiuscola su un documento importante, dove ti avevano avvertito tante volte che era opportuno stare attenta e non sbagliare. Cazzo, altro che giornata NO, giornata di MERDA!
Cerchi di trovare le migliori giustificazioni per tirare su il morale: "non hai ucciso nessuno, si può rimediare a tutto", "meglio aver scoperto subito l'errore che accorgersene alla fine". 
Non basta, perchè sai che sono solo meccanismi di auto-convincimento difensivo e l'animo ora è ancora più in modalità DOWN, sei sull'orlo di una crisi di pianto nervoso.
Esci da lavoro e sulla macchina c'è una cacata di volatile, pensi che la prossima "sorpresa" sia ritrovarsi casa invasa dalle cimici: il quadro delle giornata NO sarebbe quasi completo.
Sono le 15.22, è ancora una giornata NO ma ho ancora tempo per farla diventare almeno una giornata SNI...anche se la vedo dura.

sabato 21 settembre 2013

uomo e donna in cucina: diversità di genere

Quando cucina mio marito
pasta pomodorini, macinato e peperoni tutto frullato; lui lo chiama "IL MIO PESTO".
Quando cucino io:
pasta pomodorini, mozzarella e basilico.
Quando cucina mio marito:
tortino di patate con salsicce, mozzarella e spolverata di pangrattato; il tutto ripassato rigorosamente al forno.
Quando cucino io:
quiche con zucchine, fiori di zucca, mozzarella e spolverata di parmigiano.
Quando cucina mio marito:
hamburger con sottiletta fusa sopra e patate fritte (no quelle surgelate!).
Quando cucino io:
risotto zucchine e philadelphia.
Chiamasi diversità di genere..o sbaglio?

martedì 17 settembre 2013

Se li ami metti almeno l'auricolare

Questo post è dedicato a tutte quelle persone che mentre guidano parlano al cellulare senza auricolare.
Vi incontro in ogni dove e in ogni quando, sempre con il vostro maledetto smartphone attaccato all'orecchio, quasi fosse incorporato. 
Io non vi capisco: è tutto così urgente, così impellente da non potere aspettare? Così imminente da non poter rimandare una telefonata a cinque, dieci o trenta minuti dopo? E' così faticoso attaccare l'auricolare al cellulare mettendo in sicurezza voi e chi viaggia percorrendo il vostro stesso tratto di strada? 
Ecco io non capisco perché siete così incoscienti, date così poco valore alla vita e siete così superficiali. Personalmente io non uso auricolare e a fronte di ciò, mentre guido, può chiamarmi anche il Papa o San Pietro ma io non rispondo, mi dispiace per loro..li richiamerò quando sarò ferma!
Sembra che non possiamo vivere senza telefono o che tutto quello che può succedere utilizzando tale mezzo sia di vitale importanza, ho l'impressione che gli smartphone  ci permettano di vivere più dell'ossigeno e dell'acqua.
Ecco io non lo capisco, non capisco perché una telefonata o un sms debba valere più della propria vita e di quella degli altri. Proprio non riesco a trovare un ragionamento logico che mi faccia capire questo processo del "PARLAREalCELLULAREsenzaAURICOLARE". 
Soprattutto abbasserei di continuo il finestrino per urlare a gran voce "MA CHE C...O FAIIIII?!?!" a tutti quei genitori che parlano al cellulare mentre hanno dei bambini in macchina. Ti vuoi schiantare per la tua irresponsabilità sbatacchiati pure da qualche parte, ma se c'è tuo figlio in macchina sei responsabile della sua vita e non puoi permetterti di giocarla per un inutilissimo sms o una telefonata. 
Mi fa irritare, venire l'orticaria il fatto che l'essere umano sia arrivato a non saper più rispettare le regole e le leggi (se le avranno inventate non sarà solo per limitarci ma anche per rendere la vita migliore), ad abusare degli strumenti da lui stesso creati divenendo pericoloso e facendo divenire pericolose le sue splendide invenzioni.
Lo smartphone è un invenzione brillante, eccellente, utile a semplificare (anche troppo) la vita lavorativa e sociale dell'essere umano, peccato che la maggior parte degli automobilisti utilizzi questo strumento in maniera tutt'altro che brillante ed eccellente.
Cari genitori, usate la testa perché i vostri figli non li avete vinti né alla lotteria né li avete comprati al mercato, avete atteso nove mesi per vederli, non credo sia compito di un genitore metterli in pericolo di vita. 
Se li ami metti ALMENO l'auricolare!

giovedì 5 settembre 2013

Genitori Radical Chic

Dettaglio interno ristorante Pachamama_Perugia
Ieri sera siamo andati a festeggiare il nostro secondo anniversario di matrimonio in un posticino delizioso nel centro di Perugia che sia chiama Pachamama (consigliato da una nostra amica e lo riconsiglio a tutti: rapporto qualità prezzo ottimo). Siamo entrati, abbiamo subito notato un tavolo con quattro persone (un uomo più tre donne, di cui una la moglie) e una bimba. 
Primo pensiero condiviso con mio marito: "vedi hanno portato la bimba, possiamo tornarci anche con Ale e Marghi". Non è una riflessione scontata perché, purtroppo, ancora oggi non tutti i ristoranti sono attrezzati per ospitare bambini e soprattutto non tutti li tollerano (tristezza infinita). 
Il tavolo scelto da noi era confinante con quello di queste persone ed era impossibile non sentire i loro discorsi. L'uomo, sulla trentina, ha attaccato un discorso criticando fortemente le madri italiane che a suo avviso sono troppo protettive, mentre nel nord Europa è tutto un altro stile, i figli sono liberi di andare, in Italia non si cresce, non c'è prospettiva.. Lui poi  docente in America (mmm mi puzzi di raccomandato caro il mio criticone degli stereotipi italiani!) con i suoi studenti ha tutt'altro attaccamento, sono i SUOI studenti super bravi e ovviamente SUPER AMERICANI! L'America è l'America: "ciò che dici da una cattedra americana non avrà mai lo stesso valore ed intensità di uno che insegna lo stesso programma da una cattedra italiana" (stavo per strozzarmi dopo aver udito ciò). Ah l'America! Il paese dove puoi raggiungere presto libertà e successo. Durante l'arringa, la moglie aveva piazzato la bambina davanti ad un tablet per farle vedere cartoni direttamente da youtube, sostenendo che fosse la prima volta che faceva ciò. La piccolina, che nessuno calcolava, alla fine della puntata pigiava i link che compaiono a lato del video (così esperta con il tablet: sarà proprio vero che la mamma è la prima volta che ti ci piazza davanti?!), rischiando anche di incappare in cose poco adatte alla sua età. Quando se ne sono accorti, dopo circa trenta minuti, hanno ben pensato di mettergli un bel cartone animato così per un'ora circa sarebbe stata sistemata. E bravo il mio borghesuccio, dall'America hai imparato la cosa migliore: come mettere tua figlia davanti alla TV affinché tu possa fare i cavoli tuoi (non succede solo in America, spero capiate la provocazione). 
Guardando questa scena raccapricciante ho pensato: quante e quali alternative avrebbero potuto proporre alla bimba? Invece di imbalsamarla davanti ad un tablet potevano chiedere alla cameriera un pezzo di carta e una penna per farla disegnare, potevano portarsi da casa qualche gioco (non possiamo pensare, infatti, che un bambino stia seduto per tutto il tempo delle cena). 
Continuano a squaqquarare delle loro idee e pensieri simil alternativi sul mondo, finché l'uomo leader della conversazione dice: "il comando di stazione di Gallarate, il posto più brutto del nord, è pieno di gente del sud e lì aleggia, nonostante la loro presenza, un'aria di nordismo molto forte".
E invece sopra la tua testa, caro, aleggia una puzza di borghesismo e di radical chicchismo che si sente fino a Capo Nord..Ma VAI A CAGARE e pensa di più a tua figlia che mentre pronunciavi quest'ultima sentenza ha iniziato a pingere perché era stanca e stufa di vedere cartoni. Te ne sei accorto dopo dieci minuti di capricci quando tua moglie ha pensato che era ora di alzarsi.

lunedì 2 settembre 2013

Le mie vacanze su INSTAGRAM

Sabato siamo tornati a Perugia dopo aver trascorso una settimana a Castiglione della Pescaia in un appartamento da sogno a 200 metri dal centro, ma a 700 metri dal mare! L'unica pecca era proprio questa distanza che ci ha fatto fare camminate di 20 minuti per raggiungere il bagno dove avevamo l'ombrellone (ed era il più vicino!). I gestori degli appartamenti (sono una specie di residence) mettono a disposizione le biciclette per spostarsi, montando anche appositi seggiolini per i piccoli, così che il tempo per raggiungere la spiaggia si dimezza nettamente. Noi non le abbiamo mai utilizzate perché avevamo comunque bisogno di portarci dietro il passeggino per la piccola Margherita, che la mattina si è fatta grossi e grassi riposini sotto l'ombrellone. Vi lascio il link degli appartamenti vacanze che oltre ad essere ben rifiniti hanno anche un comodo supermercato ubicato proprio sotto. Il personale è veramente gentile e disponibile, anche se non presente durante tutto l'arco della giornata. Io consiglierei di soggiornare a tutti, se avete bambini piccoli come i miei, però, avrete bisogno di un po' di organizzazione in più. Nonostante le passeggiate, che ci hanno mantenuto in forma, Castiglione è proprio una chicca! Il centro è delizioso, ci sono molti negozi non tutti a buon mercato, perché sono prevalentemente boutique. Il mare è pulito ma leggermente mosso rispetto all'Adriatico.



Ed ora vi lascio una foto della mia family: siamo noi immersi nelle nostre attività spiaggifere! Abbiamo fatto miliardi di castelli di sabbia e formine. Due giorni ci è venuta a trovare anche mia mamma, che si è goduta un po' di mare con i nipoti prima del rientro al lavoro.




Le vacanze sono finite, il blog riapre e io torno in carreggiata!
Stay tuned e se volete seguitimi anche su Instagram!

Veronica