martedì 23 febbraio 2016

Di NON sensi.

Sulle note di "se stiamo insieme ci sarà un perché e vorrei scoprirlo stasera" inizio a scrivere questo post sui non sensi che ho scoperto far parte della mia vita. Scoperta che si colloca nell'arco di tempo che va dalla domenica al martedì dopo pranzo.
Premetto che sarà un post disordinato per cui se siete dei puristi dell'italiano questo posto non é per voi ed io almeno qui voglio avere della licenza poetica personale.
Primo: soffro di Monday Blues. Inizia la domenica pomeriggio una sensazione di disagio e malessere diffuso in vista dello sbarco del lunedì. Ha ragione mio figlio: ci vorrebbero 80 giorni di riposo al mese perché solo due a settimana sono insufficienti e non fai in tempo a capire che ti stai riposando che é già tempo di tornare  nel frullatore chiamato settimana.
Secondo, non ho capito che faccio nella mia vita: che ruolo ho? La madre? La madre lavoratrice? La madre lavoratrice part-time? La lavoratrice e madre? La mammamoglielavoratrice? Che lavoro fai? Mio padre ed alcune persone hanno rinunciato anche a capire di che cosa mi occupo al lavoro. Troppo complicato da capire, si vede. Ed in queste situazioni mi sento come un pesce fucsia in un acquario di pesci ben definiti della stessa specie. Volevo fare lady oscar da piccola, come é possibile che non ci sia riuscita?
Terzo: stento a capire il senso dell'umiliazio estrema ratio (licenza poetica ricordate!) che in questo pianeta di terresti é utilizzata spacciata per correzione fraterna. É proprio il vantaggio che ne deriva dal suo utilizzo che mi sfugge ma che continua a ferirmi.
Quarto: perché ogni volta che faccio un piano va a monte? Forse perché l'unica cosa che va secondo i piani é l'ascensore.
Quinto: non capisco perché i giovani siano sempre considerati come gente idealista poco concreta che fa rima con analfabeta. Perché ci piace che i grandi siano sempre meglio dei piccoli. Ma vi sbagliate e ve ne renderete conto.
Sesto: non sono ancora diventata brava nello scivolamento "entra orecchio esce altro" delle cose dette. Credo che dovrò farci un master.
Settimo, come il settimo giorno della settimana, credo di soffrire di settimana blues.


martedì 16 febbraio 2016

La verità è che non gli piaci abbastanza!


Post Ironico dedicato a tutte le donne che si struggono INUTILMENTE per amore.

Donne questo post è per tutte quelle che, come me, pensano e soprattutto SPERANO ancora che gli uomini ragionino allo stesso nostro modo. 
Donne, ammettiamolo, gli uomini sono molto più lineari e semplici rispetto a noi che in un minuto siamo in grado di fare frullati di pensieri e centrifugati di film mentali.
Se un uomo dice NO è NO, se un uomo dice SI è SI. E' semplice, per loro le parole hanno quel significato! 
Per noi invece NO potrebbe dire "Si"; "forse"; "vedremo"..cioè una parola possiede molteplici significati che conosciamo solo noi, che sono nella nostra testa di cui pretendiamo che i maschi ne colgano il significato e che siano in grado di tener conto, nell'interpretazione di quello che diciamo, anche del contesto in cui lo esprimiamo!
Ragazze, so che è difficile da ammettere ma è troppo complicato per loro...non ce la fanno! Arrendiamoci all'evidenza. Non volete arrendervi, allora armatevi ed immolatevi per una causa senza speranza!
Gli uomini sono ON/OFF non ce le hanno le miliardi si sfumature che noi speriamo abbiano per mettere in pratica le nostre strabilianti doti interpretative!
Non ci basta interpretare il loro linguaggio, no no, noi andiamo oltre, ci cimentiamo anche nell'interpretazione dei comportamenti maschili. Ma quanto ci piace? Soffriamo tutte della sindrome di Candy Candy!
Facciamo un esempio: se un uomo con cui ci sentiamo e/o ci vediamo ad un certo punto sparisce non facendosi più sentire, ecco che ripartiamo con i centrifugati di pensieri, lugubrazioni ed i coacervi di ipotesi:
- "Sicuramente starà male";
- "Lavorerà tanto";
- "Avrò detto qualcosa io di sbagliato";
E molto altro ancora, noi, infatti, siamo le maghe delle giustificazioni.
Va benissimo tutto ma, riflettiamo, quanto ci vuole a mandare un messaggio? Un minuto a dirla grossa?
Convenite con me che sentirsi almeno una volta alla settimana è IL MINIMO SINDACALE? Se uno non trova neanche un minuto alla settimana per scriverti bé non raccontiamoci cazzate: la verità è che NON GLI PIACCIAMO ABBASTANZA.
Quando un uomo sparisce c'è solo un motivo: non gli piacciamo abbastanza da richiamarci, oppure ne ha altre che gli piacciono più di noi.
Ci hanno fatto anche un film e noi ancora non l'abbiamo capito.
Quindi smettiamola di struggerci e di dedicare tempo a chi non lo merita.
La soluzione è tirare una linea e mandare un VAFFANCULO mentale che prima o poi verrà recapitato al destinatario.
E ricordate gli uomini sono esseri semplici "Si/No - On/Off"!