lunedì 11 marzo 2013

Spalle larghe, buona testa e ottime gambe

Una mamma lo sa: le preoccupazioni, i rischi, le ansie iniziano un secondo dopo aver messo al mondo tuo figlio. Mia figlia é tenace, voleva nascere da sola e ce l'ha fatta, solo che ha sofferto durante la fase espulsiva; si é fatta, così, un po' di "slampados" (incubatrice) e monitoraggio a Patologia Neonatale. L'ho vista per pochissimo tempo dopo il parto, il tempo di pensare: "sei come tuo fratello, solo con i capelli neri" e lei già non c'era più, era su una culla pronta per farsi un giretto a Patologia Neonatale. Ci siamo incontrate per la prima volta dopo sette ore dal parto, aspettavo con ansia il suo arrivo e quando me l'hanno portata in camera ho sospirato e dentro quel sospiro c'era tutta la voglia di partire per questa nuova avventura con lei. Ci deve essere, però, sempre una virgola o un punto e virgola fra te e le cose belle. Infatti, il terzo giorno di degenza, quando dovevano dimetterci, mi hanno riportato via la mia piccola Margherita perché doveva fare un'ecografia celebrale. Ho chiesto il perché e mi è stato risposto che alla nascita ha avuto un indice basso. Da allora ho acquisito la consapevolezza che io non capisco il "medichese" e che coloro che lo parlano, i medici, fanno molta fatica a tradurlo nel linguaggio dei poretti. Che cos'è un indice basso? Che cosa è un'ecografia celebrale? Le lacrime sono iniziate a scendere, mi trovavo da sola, volevo sapere ma nessuno era disposto a spiegarmi. Ho chiamato la nostra ostetrica, mi ha ascoltato, consolato ed è corsa in nostro aiuto.. Non ha fatto in tempo a parlare prima di me con il direttore di Neonatologia, sono stata chiamata prima io e dopo il colloquio ho ripercorso la strada al contrario per tornare in camera, piangendo, e nel mentre ho incontrato Concettina, l'ostetrica, che mi ha stretto in un caldo abbraccio.  Siccome il medichese non lo capisco, mi sono fatta suggestionare dai super termini non capendo cosa avesse mia figlia: avevo solo intuito che aveva delle cisti e che dall'ecografia le immagini risultavano suggestive. Concettina ha tradotto per noi il "medichese" e ci ha spiegato che queste cisti sono posizionate in una parte del cervello che è molto attiva in gravidanza ma inattiva nella vita fuori dalla pancia. Si possono formare a causa del CMV, della toxoplasmosi o per un eccesso di liquido visto che è una zona dove, in gravidanza, si producono neuroni e liquido. Stavano effettuando degli altri esamini per scongiurare i virus sopra citati, anche se dalle mie analisi risultavano negativi. Non volevano dimetterla..io non me ne sarei andata senza di lei! Ho fatto di tutto per riportarmela a casa e così è stato. Prima di Natale la bella notizia: CMV e toxo negativi sia sull'esame urine che sul cordone. Iniziamo un percorso di monitoraggio delle cistine: al primo mese eco celebrale e loro sono ancora lì; al terzo mese, qualche giorno fa, ci sono ancora, ma si sono ridotte a quasi la metà. E' iniziato un processo di riassorbimento quindi non è più necessario proseguire il percorso di monitoraggio. Pensi che sia finito, che il cerchio si sia chiuso, che puoi finalmente smettere di vivere con l'ansia che c'è qualcosa che non va e invece no. Vai dal tuo pediatra e dice che per chiudere il cerchio, per togliere qualsiasi dubbio è bene farla visitare da un neuropsichiatra. La bambina a dire suo  ha tutti i parametri nella norma, sono nella norma delle tabelle di un certo Ferrari. E' meglio comunque non lasciare nulla al caso. Allora anche se sai che è una cosa in più, che si fa solo per eliminare tutti i dubbi, si riapre la botola del senso di sconforto che rischia di risucchiarti. Sono pienamnete conspaevole di avere un pediatra molto scrupoloso, sincero, che non mi direbbe mai una bugia e se mi dice che, per lui, è tutto nella norma devo fidarmi. Mi sono sentita sprofondare lo stesso. Ringrazio il Cielo di avere Gabriele che in questi momenti controbilancia il mio pessimismo con una grande positività e grinta. In queste situazioni è lui la parte forte mentre io sono la debole, quella che cede. Sarà preoccupato anche lui ma sicuramente capisce che in questi momenti è più produttivo  uno spirito positivo e speranzoso. Affronteremo anche questa visita, insieme, confidando nel Signore che mai ci ha abbandonato. 
Una mamma lo sa: nel momento in cui diventa tale avrà bisogno di spalle larghe, ottima testa e buone gambe per non soccombere al suo ruolo e a quello che comporta.

8 commenti:

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    1. Ti ringrazio! Nonostante sono un po' giù resto nella Speranza!

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  2. Quando ero in gravidanza del mio primo, avevano notato delle ciste alla testa. Non ti dico come ho trascorso i mesi rimasti, con la paura che potesse avere qualcosa di brutto, ho pregato tanto, tanto, tanto. Dopo 3 giorni dalla nascita, hanno fatto un'ecografia celebrale al mio piccolino, ero spaventatissima e per giunta non stavo per niente bene, tremavo, ero senza forze. Ho voluto portarlo io in braccio, lungo i corridoi, ascensori, sali, scendi. Mentre aspettavo che facessero l'eco mi sentivo svenire, ma ho tenuto duro, l'ho fatto per lui. Quando mi hanno dato l'esito dell'eco, ho esultato dalla gioia, non c'era più nulla di significativo. Un altro controllo e tutto riassorbito. Vedrai che sarà così anche x te.

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    1. Esattamente: ormai é iniziato il processo di riassorbimento. Le cisti si sono formate le ultime settimane di gravidanza per cui la mia ginecologa non le ha notate perché l'ultima ecografia risaliva alla 37 settimana. Il fatto é che non fai in tempo a respirare che subito ne arriva un'altra:questa visita dal neuropsichiatria la facciamo per via dell'apgard basso alla nascita. Per non lasciare nulla al caso anche se il dottore dice che sta bene e i parametri di valutazione sono tutti nella norma. Nonostante ciò sono in ansia perché non sarà niente di che ma chi lo sa cosa mi diranno??

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  3. Ti abbraccio fortissimo ... E ricorda i nostri cuccioli sono molto piu forti di quello che pensiamo!!

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    1. Grazie Francesca!un abbraccio a te e sicuramente terrò bene in mente quello che mi hai scritto sopra..

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  4. Momenti duri senza dubbio, ma siamo mamme e la forza che ci viene e' naturale anche se dentro abbiamo il caos. Quando ho partorito mio figlio, l'ho auto anch'io ricoverato in Neonaologia. L'ho visto solo il giorno dopo del parto e non l'ho tenuto con me in camera. Mi hanno dimesso presto, ma lui aveva bisogno di giorni in più per tutta una serie di controlli e problematiche che si erano verificate. Non ce l'ho fatta a tornare a casa, mi son presa una camera li vicino per dormire la notte e ho passato il resto dei giorni seduta di fronte alla porta del Reparto, quante lacrime su quella sedia!!!

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    1. Il fatto che anche altre persone vivano la stessa realtà mi fa sentire meno sola! Grazie di cuore per il tuo pensiero! Un abbraccio!

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